Ricerca in superficie

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La ricerca di persone disperse in superficie (boschi, campi, ecc.) è influenzata da vari fattori, quali la tipologia del terreno, il tempo di intervento, le condizioni meteorologiche, le informazioni generali e sullo stato di salute del disperso.

La ricerca può essere effettuata su pista , nel qual caso il cane, intercettato l’odore del disperso sul terreno, lo segue, non avendo la certezza che sia l’effettiva traccia della persona smarrita e che nella zona non sia passato qualcun altro. Un altro sistema di ricerca, sempre su traccia molecolare (mantrailing) , si avvale della presenza di un indumento o oggetto della persona dispersa, da far annusare al cane, che una volta memorizzato il solo odore della persona, segue l’odore delle molecole lasciate sul terreno, dal disperso durante il cammino. Il metodo è sicuramente positivo, se ci sono determinati presupposti che lo permettano.

Un ulteriore sistema di ricerca, chiamato a scovo, o a zona, che viene utilizzato da molti anni, prevede che il cane venga addestrato a percepire l’odore nell’aria ed a spaziare, a zig-zag, coprendo una zona circoscritta, gestita dal conduttore, il quale valuta come impostare la ricerca in base alla morfologia del terreno, alla direzione del vento, ecc.

Questo metodo permette di coprire una vasta area, suddivisa in varie zone, con più unità cinofile.
I vantaggi riscontrati sono molti: ad esempio, la ricerca non è condizionata dagli eventi atmosferici, dai tempi d’intervento e dall’odore di altre persone passate in zona. Inoltre, altri gruppi cinofili nella nostra zona utilizzano questo sistema, per cui la collaborazione con loro non si scontra con metodi di ricerca diversi.

Il cane viene liberato da guinzaglio e collare e gli viene fatta indossare la pettorina, che oltre ad essere visibile nell’oscurità, grazie alle strisce fosforescenti, permette alle persone che incontrano il cane durante la ricerca – ed al disperso, in caso di ritrovamento – di riconoscerlo come cane da soccorso. Il conduttore ha con sé uno zaino, nel quale trovano posto acqua per lui e per il cane, alimenti, generi di primo soccorso ed indumenti di ricambio.

La base radio gestisce le operazioni ed ha sempre sotto controllo le u.c.s. e la loro posizione. Le nostre u.c.s., dopo circa 24 mesi di addestramento ed attività, vengono sottoposte  all’Esame Operativo E.N.C.I., valido per interventi a livello nazionale ed internazionale.

Oltre alla prova di ricerca, viene valutato anche il conduttore, che deve possedere nozioni di primo soccorso, conoscenza di tecniche di nodi, corde, imbraghi per lui e per il cane, deve sapersi orientare usando cartine, bussola, gps ed avere cognizioni di comunicazioni radio.

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